Seguiamo sempre con molta attenzione quello che si muove anche a livello legislativo nei confronti delle loot box e avremmo immaginato una reazione diversa alla decisione di questo videogioco che elimina del tutto gli oggetti casuali. E vale la pena riflettere sul perché invece di essere contenti ai giocatori sta saltando la mosca al naso.
Il problema dei contenuti generati casualmente è una questione che prima o poi va affrontata in maniera globale. Soprattutto perché per quanto ci siano i rating che identificano giochi non adatti ai più piccoli, stranamente quelli con il maggior numero di loot box finiscono proprio con l’avere un aspetto molto accattivante proprio per i più piccoli generando preoccupazione, che per una volta è fondata, su cosa questi piccoli giocatori e queste piccole giocatrici potrebbero imparare senza volere.
Esistono diversi studi che dimostrano che se da una parte i videogiochi aiutano lo sviluppo delle capacità cognitive dall’altro alcune meccaniche possono essere assimilate al gioco d’azzardo, con tutte le conseguenze del caso. Ed è forse proprio prendendo spunto dagli studi e dagli allarmi su quanto le loot box possano essere simili a una slot machine che possiamo comprendere perché ci sono così tanti giocatori che sono ora infuriati con Supercell perché ha deciso di togliere le ricompense randomizzate dal suo gioco più di successo: Brawl Stars.
Via le loot box dal videogioco, ma i giocatori le rivogliono
Da parte di Supercell l’annuncio che qualcosa sta cambiando dentro Brawl Stars è arrivato nel corso dell’ultimo video pubblicato sul loro canale YouTube. A dare l’annuncio è stato Frank Keienburg, lead designer del titolo, accompagnato da Paula del reparto comunicazioni. La motivazione è quella sostanzialmente di dare ai giocatori un’esperienza più onesta: “Basta probabilità, basta ricompense a caso e basta provare a indovinare che Brawler vi è toccato”.
Una decisione che è stata presa probabilmente per giocare d’anticipo e porsi in una posizione migliore rispetto ad altri videogiochi che invece fanno larghissimo uso della casualità per generare la voglia di giocare. Ci sono diversi governi in tutto il mondo che stanno anche cominciando ad affrontare proprio il discorso delle loot box nei videogiochi. Si tratta quindi di prevenire richieste che finirebbero comunque con lo arrivare. A nostro modesto avviso siamo di fronte a una mossa coraggiosa e lungimirante per questo videogioco. Ma non sembrano pensarla così tutti quelli che stanno lasciando commenti arrabbiati sotto il video.
“Mi mancherà l’eccitazione di aprire le box”
Buona parte dei commenti che si lamentano nello specifico del fatto che con il prossimo aggiornamento di Brawl Stars le loot box se ne andranno utilizzano una serie di termini che dovrebbero far riflettere tutti su quanto effettivamente questa meccanica di gioco sia un problema. Perché quando ti trovi a scrivere che le loot box che se ne vanno ti rendono molto triste, e che eri eccitato ogni volta che ti capitava di aprirne una purtroppo probabilmente hai bisogno di smettere di giocare per un po’. La scarica di dopamina che viene dall’ignoto può trasformarsi in una droga e pensare che tutto un gioco si riduca a queste piccole scariche di dopamina significa aver perso di vista il senso del videogioco. Ed è forse anche ora di parlarne con qualcuno.