Videogioco tripla-A annunciato nel 2021 potrebbe essere cancellato: il retroscena

Nel 2021 l’annuncio che un team stava lavorando a questo videogioco tripla-A portò grande fermento tra i fan. Ma il gioco ora è all’inferno.

Nelle prime settimane di questo 2025 l’industria dei videogiochi ha perso un altro team di sviluppo e tanti posti di lavoro. Ma oltre ai team che si trovano nei guai c’è ora da registrare anche che c’è almeno un grosso videogioco che non riesce proprio a decollare.

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Videogioco tripla-A annunciato nel 2021 potrebbe essere cancellato: il retroscena – videogiochi.com

Un videogioco tripla A che annunciato nel 2021 ci ha tenuti incollati allo schermo in attesa di aggiornamenti; adesso voci di corridoio invece lo danno nel mezzo di quello che tanti chiamano, quando si verificano queste situazioni, l’inferno dello sviluppo: si sono avuti infatti diversi reboot interni e la spesa è salita a livelli astronomici. Rischiamo di non vederlo più? Online, paradossalmente, c’è qualcuno che dice che staccare la spina ora è l’unica opzione possibile.

Un videogioco tripla A che forse non vedremo mai, aggiungetelo alla lista

Abbiamo smesso di sperare di vedere tanti videogiochi nel corso degli ultimi anni. Qualcuno fiducioso aspetta ancora il secondo capitolo della saga fotografica di Ubisoft, per esempio. La pandemia, la crisi economica generale, quella che qualcuno mormora sia la nuova Depressione hanno prodotto risultati orribili in termini di guadagni e tante società, anche solo per rimanere a galla, hanno tagliato fino all’osso.

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Un videogioco tripla A che forse non vedremo mai, aggiungetelo alla lista – videogiochi.com

Altrove invece a quanto pare ci sono società che vanno avanti spendendo centinaia di milioni per giochi che non riescono ad ingranare la marcia. È il caso del titolo tripla A dedicato a Wonder Woman che fu annunciato nel 2021 e che ormai avremmo dovuto avere sulle console; e invece, stando a diverse voci di corridoio, Monolith Productions, dopo aver speso oltre 100 milioni di dollari, ha dovuto sottoporre il gioco ambientato nell’universo DC Comics a una serie di reboot interni.

Per Warner Bros si tratterebbe di un altro enorme buco nell’acqua e di un’altra perdita enorme di denaro dopo la brutta fine di Suicide Squad e la chiusura di Multiversus. Il gioco di Wonder Woman, questo è il retroscena, si sarebbe trovato nel mezzo di una ricerca della struttura più adatta ad aggredire il mercato e avrebbe avuto, per un po’, una veste live service. Chissà se Hogwarts Legacy si salverà grazie ai modder.

Vista la mala parata, nel corso del 2023 racconta Jason Schreier di Bloomberg, si sarebbe cambiato tutto, ma in questo cambio se ne sono andati 100 milioni di dollari. E il gioco, prosegue Schreier, è ancora lontanissimo dalle nostre console e dai nostri PC.

Motivo per cui online tanti sono quelli che chiedono di porre fine alle sofferenze del videogioco, della community e anche di fermare lo sperpero inutile di denaro. Non abbiamo bisogno, e questo è condivisibile, dell’ennesimo gioco live service che deve cercare soltanto di raggranellare soldi da giocatori ignari di come funzioni il genere.

Se deve uscire un titolo dedicato a Wonder Woman vogliamo qualcosa che sia all’altezza della per ora inarrivabile serie di Arkham che ha messo Batman nell’Olimpo dei videogiochi. E magari trovare finalmente modo di utilizzare quel sistema Nemesis che Warner Bros tiene in scacco con il suo brevetto.

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