Videorecensione con voto di Starship Troopers Terran Command, un RTS che non dovete lasciarvi sfuggire.
Correva l’anno 1997. Oddworld Abe’s Oddysee e il primo GTA stavano esordendo sul mercato videoludico, trasformandolo completamente. Il regista Paul Verhoeven portava al cinema Starship Troopers, tratto dall’omonimo romanzo di Heinlein degli anni Sessanta. Il successo non fu immediato, ma oggi la pellicola è annoverata come una piccola perla del cinema. Che nasconde un messaggio profondo e drammatico dietro ad un velo di piacevole violenza e bellezza estetica solo all’apparenza banali.
Dopo tante altre pellicole e videogiochi non affatto memorabili, oggi l’onere e l’onore di riportare l’IP in auge grava sulle spalle degli sviluppatori di The Aristocrats, che grazie a Slitherine hanno pubblicato Starship Troopers Terran Command. Ma ci saranno riusciti?
Guerra totale su Kwalasha
Starship Troopers Terran Command è un RTS che unisce la semplicità e l’immediatezza dei giochi vecchio stampo con una gestione delle risorse e delle truppe alla Company of Heroes. Non dovremo quindi costruire basi complesse e grandi strutture, raccogliere minerali con dei veicoli ed erigere difese mentre assembliamo un esercito. Anche perché il tempo non è affatto nostro alleato, praticamente mai. Nella campagna single player da 20 missioni, dovremo guidare un manipolo di soldati, via via sempre più grande, in missioni particolarmente complesse.
Il nostro compito è quello di portare alla vittoria la Fanteria Mobile sull’inospitale Kwalasha, un pianeta che ricorda in tutto e per tutto Klendathu, che abbiamo visto nel film. La terra sabbiosa, i promontori rocciosi e qualche ciuffettino d’erba sono tutto quello che offre il paesaggio, scavato da profondissime buche e gallerie in cui si muovono i milioni di insetti che dovremo affrontare. Sul nostro percorso, poi, incontreremo anche strutture umane, spesso devastate da una battaglia avvenuta poche ore prima, marchiate dalla devastazione di un conflitto in cui la Fanteria ha avuto la peggio.
Il gameplay di Starhip Troopers Terran Command è semplice, ma non semplicistico. Per sopravvivere sul campo di battaglia e soddisfare le richieste della Federazione, che spesso ci metterà sulle spalle dei compiti suicidi, dovremo utilizzare al massimo ogni risorsa. E oltre a spendere in modo oculato i punti comando che ci verranno assegnati in seguito al raggiungimento di certi obiettivi, sarà necessario anche salvaguardare ogni singolo soldato. Basta un posizionamento non ottimale o un attacco a sorpresa degli insetti per vedere una squadra intera spazzata via, soprattutto quando le cose si fanno più difficili. Preparatevi a perdere parecchi uomini.
Volendo evitare incidenti come si vede nel film, le truppe non sparano se sulla linea di fuoco ci sono alleati. Questo significa che allargare quanto più possibile le proprie unità e coprire in modo intelligente il terreno, in particolare le alture, fa la differenza tra la vittoria ed un massacro. Ed ecco perché percorrere strettoie o corridoi fa sudare freddi. I fucilieri saranno il vostro migliore alleato, avendo una gittata di buon livello, squadre molto numerose e un’ottima capacità di adattarsi. Ma col tempo anche i cecchini, i genieri, i lanciamissili e altre unità diventeranno estremamente importanti per abbattere le varie specie di insetti che dovremo fronteggiare, in un continuo sasso-carta-forbici sanguinolento.
Guardando Starship Troopers del 1997 vi siete mai trovati a pensare, come il sottoscritto, che c’era il potenziale per un bel videogioco? Beh, allora non dovete cercare altrove. Terran Command riesce ad essere non solo un buon RTS, ma anche a mantenere quello spirito ironico e il dark humor che caratterizza il materiale originale. Basti pensare al tutorial del titolo, che finisce con le nostre truppe che vengono abbandonate sul campo e la trasmissione improvvisamente interrotta. Oppure a quelle missioni che terminano inevitabilmente con un si salvi chi può, immediatamente riconvertito in ritirata strategica dal cinegiornale che riassume l’intera operazione.
Il fuoco amico e gli errori di valutazione nel calcolo delle forze nemiche una costante durante tutta la campagna di 20 missioni. Con saltuari episodi di insubordinazione che ci permetteranno di rientrare alla flotta ancora vivi. La qualità generale è buona. I modelli di unità e strutture sono di buona fattura, in particolare quella degli aracnidi. Le animazioni dei nemici mentre attaccano o mentre vengono fatti letteralmente a brandelli dai nostri proiettili sono fedelissime al film.
Terran Command non è privo di imperfezioni. Malgrado le missioni della campagna principale aggiungano sempre qualcosa e aumentino progressivamente la difficoltà e la complessità degli scenari, abbiamo sentito un po’ di ripetitività. Qualche missione speciale per cambiare un po’ l’esperienza sarebbe stata molto gradita. Non convincono del tutto le esplosioni e gli effetti particellari in generale, dove maggiormente è evidente il fatto che si tratti di una produzione con un budget relativamente contenuto. Come sempre più spesso accade, la lingua italiana è totalmente assente.
Starship Troopers Terran Command è una lettera d’amore verso un’IP dal potenziale smisurato, che potrebbe ora ritornare alla ribalta grazie a questo videogioco. Un titolo che malgrado non sia perfetto riesce a portare nel mondo videoludico una pellicola storica, esaudendo i desideri di molti appassionati di entrambi gli universi. Speriamo in un sequel dal budget più elevato.
Per questo diamo a Starship Troopers Terran Command un 8 su 10. Arruolatevi anche voi nella Fanteria Mobile, il servizio garantisce la cittadinanza.
PRO
CONTRO
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