Videorecensione con voto di The Ascent, videogioco isometrico che è appena uscito su PS4 e PS5. Ecco la nostra opinione.
The Ascent catapulta il videogiocatore in uno vero e proprio sprawl che sembra essere uscito dalle pagine di un libro di Phil K. Dick. A dominare il mondo sono delle megacorporazioni che, sostituitesi ad ogni rappresentanza politica, sociale e religiosa, diventano contemporaneamente tutto quello che hanno e il motivo per cui non hanno nulla miliardi di persone. O meglio di schiavi, che appartengono alle aziende e che passano ciclo dopo ciclo a lavorare in un incubo di neon, acciaio e immondizia, domandandosi se non sia meglio la morte.
Il mondo di gioco è ben curato, le ambientazioni sono affascinanti e ci sono dettagli impressionanti. Soprattutto se si pensa che lo sviluppatore Neon Giant è tutt’altro che un gigante: sono solo 12 le persone ad aver lavorato a questo titolo. E non si può non tenerne conto.
Il feedbeck aptico del DualSense è di buon livello e aiuta ad immedesimarsi durante le fasi di esplorazioni e soprattutto nelle continue sparatorie che dovremo affrontare. Black humor e menti malate creano dialoghi tutto sommato piacevoli, con missioni primarie e secondarie interessanti, pur non rappresentando la vera forza del videogioco, che è GDR soltanto in minima parte.
Spara, spara, SPARA!
The Ascent è soprattutto uno shooter isometrico che diverte parecchio. Le tante bocche da fuoco presenti nel titolo hanno caratteristiche uniche e possono essere potenziate fino a diventare devastanti. Il gameplay è frenetico ma quasi mai confusionario e punitivo. Il feedbeck di ogni bocca da fuoco è preciso e potente, restituendo la sensazione di star davvero sputando tonnellate di piombo contro orde di nemici che sbucano dappertutto.
Interessante la possibilità di poter abbassarsi e sparare da un riparo in modo rapido ed intuitivo, oppure nascondersi dietro dislivelli per colpire dal basso i nemici. Peccato che non sia possibile sfruttare una posizione rialzata che di fatto, anzi, penalizza il giocatore, che verrà colpito ai piedi dai nemici senza poter rispondere al fuoco. Le armi infliggono anche danni elementali e sono estremamente efficaci contro alcuni tipi di nemici, spingendoci a cambiare continuamente l’approccio in base alla situazione.
A rendere tutto ancora più interessante sono i potenziamenti cibernetici, come un pugno potenziato che vi permette di scaraventare il nemico lontanissimo, infliggendo danni enormi e permettendo di liberarci da situazioni troppo affollate.
La crescita del personaggio è continua ed appagante, con dei potenziamenti che cambiano radicalmente l’esperienza di gioco e che regalano grandi soddisfazioni.
Sentire il futuro
The Ascent ha un buon comparto sonoro, con musiche che accompagnano perfettamente il giocatore in base alla situazione. Si passa velocemente da una malinconica base punk ad una rumorosa sezione Dubstep, con musiche da Night Club e divertenti spezzoni Muzak in ascensore.
Il grande codex e tutte le guide messe a disposizione degli sviluppatori permettono di comprendere meglio il mondo circostante e ad approfondire un po’ la lore di The Ascent, con le varie razze, gang e creature che popolano Veles.
Buona la durata, che si attesta sulle 25 ore nel caso voleste completare anche le missioni secondarie che troverete vagando per la mappa. Al momento la rigiocabilità è piuttosto bassa, ma gli sviluppatori potrebbero avere sorprese in futuro, soprattutto per il game+. Molto apprezzata la possibilità di vivere l’avventura in compagnia non solo online, ma anche con schermo condiviso, sempre più una rarità di questi tempi.
I difetti di The Ascent
Per quanto riguarda i difetti del gioco non possiamo che mettere la mappa al primo posto. Gli sviluppatori hanno aggiunto un comodo sistema di tracciamento in game che guida il giocatore verso il prossimo obiettivo, ed è fondamentale. Perché provare ad orientarsi con la mappa di gioco è semplicemente un incubo. Sicuramente una scelta stilistica, ma che non è possibile apprezzare in alcun modo.
Per quanto non sia un vero e proprio difetto dobbiamo sottolineare che la storia non è memorabile e difficilmente vi ricorderete di The Ascent per i suoi personaggi. Molto più probabile che lo farete pensando al gameplay.
Altra nota negativa è la totale assenza della lingua italiana. Mentre altri idiomi, come lo spagnolo e il francese, sono quantomeno presenti nei sottotitoli, col solo inglese nel parlato, manca totalmente l’italiano. Speriamo che in futuro Neon Giant tenga in considerazione anche il nostro Paese.
The Ascent è un gioco vero e proprio, con un gameplay solido e vecchia scuola. Dopo Xbox e PC, il titolo arriva anche su Playstation il 24 marzo a circa 30 euro, una cifra che troviamo assolutamente giustificata dall’esperienza confezionata dal piccolo team di Neon Giant, che speriamo possa crescere nei prossimi anni e continuare questa strada intrapresa. Per tutti questi motivi diamo a The Ascent un 8, consigliandone l’acquisto anche al day one, considerando tutte le patch e le migliorie presenti nella versione Playstation già al lancio. Qui la recensione di un’esclusiva Playstation.
VOTO 8
PRO
- Divertente, semplice e diretto
- Ottimo feeling generale
- Ambientazione curata
- Livello di difficoltà ben bilanciato
CONTRO
- LA MAPPA!
- Manca qualcosa alla storia principale
- Niente italiano