La videorecensione con voto di Warhammer 40000 Chaos Gate Daemonhunters, uno strategico che convince e anche parecchio.
“Uno scudo infrangibile contro le tenebre incombenti, un’ultima lama forgiata con disprezzo verso il destino. Siano la mia eredità alla galassia che ho conquistato e il mio ultimo regalo alla specie che ho deluso”.
Sono loro i protagonisti assoluti di Warhammer 40k Chaos Gate – Daemonhunters, sviluppato da Complex Games e pubblicato da Frontier. I Grey Knights, l’ultimo dono, tra i più grandi, che l’Imperatore dell’Umanità ha lasciato al suo regno, prevedendo millenni di guerre, invasioni da parte di ogni tipo di nemico e in ogni angolo della galassia. Soprattutto quello che possiamo identificare come il più pericoloso ed infido degli avversari: le forze del Caos.
A differenza delle enormi armate degli Orchi o delle ondate di Tiranidi, infatti, il Caos corrompe, si infiltra e fa cadere l’Imperium dall’interno. Per questo gli sceltissimi Cavalieri Grigi sono chiamati a completare le missioni più difficili e pericolose contro degli incubi che sono inimmaginabili. Il tutto in gran segreto.
Il titolo è un sequel dell’omonimo gioco del 1998, che però cambia parecchie cose. Dovremo infatti guidare i Grey Knights, e non gli Ultramarine, contro le forze di Nurgle. È il Signore della Pestilenza il nostro nemico numero uno, e il suo nuovo veleno la nostra preoccupazione principale ogni singolo secondo. Chiamata Fioritura, questa nuova e potentissima forza oscura mette in pericolo la Galassia e l’Imperium. Sta a noi fermarla.
Quando non saremo sul campo di battaglia dovremo gestire nel modo più intelligente possibile il nostro quartier generale spaziale, ovvero l’Editto Funesto. In questa enorme fortezza volante gotica dovremo decidere come spendere al meglio le poche risorse che riusciremo ad accumulare di missione in missione. La nave deve essere riparata e potenziata, bisogna portare avanti la ricerca contro il caos e gestire l’armeria dei Grey Knights per prepararsi al meglio. Più volte, inoltre, saremo chiamati a prendere delle decisioni durante alcuni dialoghi. Le credenze di Fratello Ecbert, dell’Inquisitrice Vakir e del tecnoprete Lucete sono spesso contrastanti, e saremo noi a dover mediare, conquistando bonus e malus.
Un mix tra X-COM e Battlesector, il videogioco è un interessante strategico a turni che ci permette di divertirci e anche parecchio mentre epuriamo il campo di battaglia con ogni strumento di morte. Lance, spade, gli immancabili bolter e lanciafiamme consacrati sono solo alcuni dei compagni di viaggio con cui i nostri incorruttibili eroi faranno piazza pulita. Una goduria riuscire ad abbattere un avversario e andare a terminarlo con un’esecuzione corpo a corpo, dando dei bonus a tutti gli altri Cavalieri sul campo. La possibilità di colpire con precisione diverse parti del corpo delle forze del caos comporta delle soluzioni di gameplay assolutamente piacevoli ed innovative.
A differenza di X-COM, però, in Deamonhunters sentiremo molto meno la pressione e la paura del nemico. Malgrado qualche scontro particolarmente ostico e dei boss tutt’altro che permissivi, i Grey Knights restituiscono tutta la potenza e la superiorità del loro Capitolo. Soprattutto quando prendiamo le giuste decisioni tattiche e ci si prepara bene allo scontro, spesso saremo noi a terrorizzare il nemico più che il contrario.
E a differenza di Battlesector, le perdite saranno molte minori, non dovendo schierare in campo un esercito ma solo una piccola squadra sceltissima. Tuttavia, saranno anche più pesanti, perché ogni singolo Cavaliere è un’arma fondamentale nella grande battaglia per l’epurazione galattica. La mappa stellare è un interessante aggiunta, che aumenta ulteriormente la tensione. Essere limitati dal tempo o dalla velocità della propria nave e decidere che mondo salvare è una scelta in perfetto stile Warhammer 40.000.
Buono l’audio del gioco, con tutte le voci dei personaggi che sono pregevoli e piacevoli da ascoltare. Una nota d’onore agli sviluppatori per aver coinvolto l’eccellente voce di Andy Serkis per animare Vardan Kai, Gran Maestro dei Grey Knights. Meno le voci dei cavalieri sul campo di battaglia, certe volte troppo ripetitive e burocratiche. Il campo di battaglia reagisce sempre ottimamente ad ogni esplosione e far cadere un enorme porta metallica con un poderoso calcio è godurioso.
Il gioco è un ottimo prodotto che innalza il livello delle trasposizioni videoludiche dell’enorme mondo narrativo di Warhammer. Frontier confeziona un titolo che soddisferà tutti gli amanti degli strategici e dei giochi a turno, nonché chi apprezza l’universo creato da Games Workshop, che viene trattato con immenso rispetto. Peccato solo che la campagna sia parecchio rigida e che le classi dei Grey Knights non siano così differenti tra di loro se non quando inizieremo a sbloccare degli specialisti nella seconda parte della storia. Siamo certi che futuri DLC e mod della community renderanno il gioco estremamente più ricco.
PRO
CONTRO
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