Svolta nel mondo delle app di messaggistica: ora con WhatsApp puoi chattare con Telegram, Signal e viceversa. Tutti i dettagli.
Benedetto Digital Markets Act. C’erano una volta i Big Tech: Alphabet (Google), Amazon, Apple, ByteDance (TikTok), Meta e Microsoft. Erano chiamati così: colossi delle tecnologia capaci di prendersi un ruolo dominante in quest’era tech. Troppo dimonante.
Ora vengono chiamati “gatekeepers”, ossia guardiani. In accezione negativa: aziende che finora hanno fatto un po’ come gli pareva, adesso potranno pure continuarlo a fare, l’importante è che tutto rientri nei confini del Digital Markets Act, le nuove leggi stabilite dall’UE che dettano una serie di criteri oggettivi strettamente definiti per regolare una grande piattaforma online.
Sei i “gatekeeper” identificati: Alphabet (Google), Amazon, Apple, ByteDance (TikTok), Meta e Microsoft. L’eccezione è data da Saumsung, l’unico “Guardiano” a fornire argomentazioni sufficientemente giustificate per essere libero da vincoli. Per tutti gli altri bisognerà adeguarsi in fretta al Digital Markets Act europeo, tutto entro sei mesi dalla nascita del DMA. Una manna dal cielo per gli utenti di WhatsApp e delle app di messaggistica istantanea. Una vera e propria svolta per chi le utilizza in primis per lavorare.
I sei Guardiani, dunque, si stanno allineando alle nuove normative europee per fornire il suo servizio di interoperabilità nell’UE. WhatsApp at work: durante la fase di Beta testing è comparsa una funzionalità che va proprio nella direzione della interazione trasversale fra applicazioni di messaggistica istantanea.
WhatsApp, nello specifico, sta lavorando sulla possibilità di comunicare con altre app come Signal e Telegram senza che gli utenti di queste app debbano avere per forza un account Meta. Tutto nel segno del Digital Markets Act. Nel DMA, infatti, si impone a questi 6 guardiani di consentire la comunicazione tra piattaforme diverse.
Così, grazie a Wabetainfo, si scopre che WhatsApp sta sviluppando una funzionalità per soddisfare questo obbligo. La funzionalità viene sviluppata attraverso una nuova scheda chiamata “Chat di terze parti“, nel suo ultimo aggiornamento beta per Android 2.23.19.8, disponibile su Google Play.
Siamo ancora nel campo dei test, la sezione evidenziata appare vuota e non disponibile, anche se il titolo conferma che WhatsApp ci sta lavorando, il tempo stringe vista la deadline dell’Unione Europea di sei mesi. L’interoperabilità consentirà agli utenti di applicazioni come Signal e Telegram di comunicare con gli utenti di WhatsApp senza dover scaricare l’applicazione WhatsApp o creare un account al suo interno. È importante sottolineare che Meta deve garantire che tutte le app di messaggistica siano compatibili con il suo servizio entro marzo 2024.
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