La popolarità dell’app ha rivoluzionato il modo di parlare al telefono, ma alcune delle sue funzioni rischiano di peggiorare la comunicazione.
La maggior parte delle persone oggi usa WhatsApp più di qualsiasi altro mezzo di comunicazione. L’app all’inizio veniva utilizzata per comunicazioni personali, private, principalmente tra amici. Poi ha progressivamente esteso il suo settore di riferimento e oggi viene utilizzata sia per le comunicazioni personali che per quelle di lavoro.
Oltre a questo, WhatsApp ha dato vita a un modo tutto nuovo di comunicare, più veloce e immediato. E se da una parte questo è utile in alcuni casi, dall’altra le persone si stanno accorgendo che questi nuovi modi di comunicare stanno avendo un serio impatto sulla loro salute mentale.
Recentemente, però, è comparso un interessante articolo sul Washington Post in cui si evidenzia la necessità di stabilire una nuova “etichetta” dei comportamenti al telefono, nella nuova era digitale. Molti esperti, infatti, concordano sul fatto che alcune funzioni di WhatsApp possono creare sentimenti di ansia nei destinatari. A lungo andare, queste dinamiche possono minare l’efficacia della conversazione e diventano un mezzo che allontana gli utenti, più che avvicinarli.
La nuova etichetta di Internet: quando e come usare i messaggi vocali per non fare danni
Con WhatsApp è arrivato anche un modo tutto nuovo di comunicare: il messaggio vocale. Le app di messaggistica hanno reso sempre più facile inviare queste note audio al posto dei normali messaggi di testo. Molte persone hanno decisamente apprezzato questa nuova funzione. Altre, invece, la detestano. Alcuni utenti, quando vedono arrivare un messaggio vocale, possono addirittura decidere di interrompere la conversazione e riprenderla in un secondo momento.
Secondo gli esperti di comunicazione online, ci sono diverse considerazioni da fare prima di mandare un messaggio audio. Prima di tutto, è bene essere certi di avere un buon rapporto con il destinatario. Inviare un messaggio vocale a qualcuno con cui non si ha confidenza può essere considerato piuttosto scortese.
Se invece si reputa opportuno inviare un messaggio vocale, è importante tenere in considerazione che ascoltare un vocale non è qualcosa di immediato come leggere un messaggio di testo. Soprattutto se l’audio è lungo, l’utente ha bisogno di ascoltarlo più volte prima di elaborare una risposta e potrebbe quindi avere bisogno di un po’ di tempo. Chi manda messaggi vocali, quindi, dovrebbe sempre tenere in considerazione che l’altra persona potrebbe prendersi del tempo prima di rispondere.
Proprio perché i messaggi vocali richiedono un maggior impegno di tempo da parte del destinatario, dovrebbero essere mandati solo nelle occasioni in cui il tono di voce può fare la differenza. È il caso di messaggi in cui si raccontano esperienze, si vogliono fare auguri di compleanno, oppure si vogliono spiegare cose difficili da scrivere. Aprire un vocale solo per ascoltare una semplice comunicazione di servizio è vissuto in maniera molto frustrante da tanti utenti.
Altre caratteristiche dei messaggi vocali da tenere in considerazione sono il loro contenuto e la loro durata. Quando un utente deve ascoltare un vocale, non può dedicarsi ad altro. Per questo è importante che il contenuto del messaggio sia davvero così importante da meritare l’attenzione esclusiva del destinatario. Ed è anche consigliabile mantenere la durata entro il minuto e mezzo.