E se Xbox Game Pass non fosse nato come lo conosciamo oggi? Ebbene sì, c’erano dei piani ben diversi dalla compagnia verdecrociata
Sembra un’affermazione che non ha ne capo e ne cosa ma, in realtà, è reale quando diciamo che i piani in origine del colosso di Redmond erano tutt’altri rispetto a quelli che conosciamo oggi. Si tratta, nello specifico, del servizio relativo all’Xbox Game Pass. Queste particolari dichiarazioni, provengono direttamente da un interno di Microsoft di nome Sarah Bond che ci ha spiegato a cosa avevano pensato in principio.
Negli anni, abbiamo subito un vero e proprio cambiamento del modello di mercato. Siamo passati da un sistema basato sul Blockbuster per arrivare al servizio ad abbonamento mensile, per capirci un metodo che in Netflix trova l’esempio principe. Ma come è stato possibile questo switch così radicale? La risposta risiede proprio nei videogiochi. Difatti, nel corso del tempo, hanno aumentato il loro ciclo di vita e l’industria del gaming si è evoluta verso un nuovo futuro.
Ma a cosa ci riferiamo quando parliamo di ciclo dei vita dei videogiochi? Essenzialmente di un fatto molto semplice ma che ha permesso di cambiare il modo in cui concepiamo adesso l’industria videoludica. “Qualcosa come il 75% dei ricavi dei giochi arrivavano entro i primi due mesi dal lancio in passato… oggi le vendite si spalmano nell’arco di oltre due anni”, le parole di Sarah Bond chiariscono questo concetto.
Questo significa che, i tempi riguardanti la vita e l’hype di un videogioco, si sono nettamente allungati rispetto a qualche anno fa. Ma oltre questa particolare spiegazione della nuova concezione del videogioco, la Bond ci ha aperto gli occhi riguardo alle origini dell’Xbox Game Pass. Reso accessibile al grande pubblico nel 2017, è divenuto il vero fulcro dell’attività di Microsoft nell’industria del gaming. Gli abbonati su PC e console Xbox, oggi, contano circa 18 milioni di abbonati.
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Tuttavia, ci sono anche delle voci che portano questo numero addirittura attorno ai 30 milioni di abbonati. Tuttavia, i dati precedenti, fanno riferimento alla pubblicazione ufficiale di gennaio 2021. L’origine del game pass di Microsoft, molto probabilmente, non avrebbe portato ai medesimi risultati. Questo dato che, in principio, era stato pensato come un servizio di noleggio di giochi con il nome di Arches.
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