Brutte notizie per i developer che usano gli uniti e hanno intenzione di pubblicare su Xbox.
Con un update alla Policy relative a i requisiti per la licenza per i developer, Unity ha infatti cambiato il modo in cui gli sviluppatori possono lavorare a seconda della piattaforma su cui scelgono di distribuire il proprio lavoro.
Nello specifico adesso per poter sviluppare un gioco su una piattaforma chiusa, quindi Xbox, PlayStation, Nintendo switch e Google Stadia, dovranno avere una licenza Pro attiva o una Preferred Platform License Key. E se Sony e Nintendo le forniscono, Microsoft non lo fa. Questo significa che gli sviluppatori dei prodotti Xbox dovranno decidere se vogliono sborsare 1800 dollari per la licenza Unity Pro o cambiare piattaforma.
Unity Pro, un costoso cambio per Xbox
Per quelli che sviluppano su Xbox, prima bastava avere il famoso XDX, lo Xbox Development SDK, sulla macchina e il kit sbloccava tutte le funzioni di Unity. Ma a quanto pare adesso non sarà più così con il cambio di policy di Unity.
Stando alla dichiarazione della piattaforma di sviluppo questo cambio è stato deciso per continuare a dare agli sviluppatori gli strumenti migliori. Ma si tratta di un cambio che può significare decisioni drastiche per i piccoli team che ora lavorano con Xbox ma che magari non hanno i soldi per pagarsi la licenza Pro. Licenza Pro che prima era obbligatoria soltanto se negli ultimi 12 mesi la società di sviluppo guadagnava più di duecentomila dollari.
Per chi si trovava sotto questa soglia Unity Pro era soltanto una delle opzioni possibili. E mentre su reddit le lamentele per un annuncio fatto in sordina si moltiplicano, sono arrivate anche le dichiarazioni ufficiali dei rappresentanti di Microsoft che hanno dichiarato che la società è consapevole del cambiamento ma non ha chiarito se attiverà le famose Preferred Platform License Key per gli sviluppatori che hanno scelto Xbox.
Leggi anche —> Mass Effect 4, ottime notizie per tutti i videogiocatori
Leggi anche —> Battlefield 2042, dovrete guardare un film per capirlo
Sembrerebbe strano che la società abbandonasse quei piccoli team di sviluppo indipendenti con cui si riempie spesso la bocca. Il cambiamento, e forse questa è l’unica cosa positiva, non ha influenza sui team di sviluppo che hanno già un progetto approvato per la piattaforma che hanno scelto, Xbox compresa. Staremo ora a vedere in che modo Microsoft cercherà di venire incontro ai suoi famosi piccoli sviluppatori indipendenti che costituiscono il sottobosco in cui trovano spazio poi i grandi giochi sviluppati dagli studi interni e che da quel sottobosco traggono innegabile sostegno.