Sembra proprio che Microsoft e Bethesda puntino a trasformare Starfield nell’epopea spaziale più grande di sempre. Le nuove informazioni arrivano direttamente da Todd Howard che si è sbottonato appena un po’ durante un intervento al Tokyo Game Show.
Non è stata l’occasione per grandi rivelazioni, ormai abbiamo capito che il modello che Microsoft e Bethesda stanno utilizzando per il loro nuovo gioco a tema spazio è più un distillato lento di informazioni che non grandi annunci più rarefatti. Ciononostante, leggendo tra le righe delle parole di Howard ci sono comunque bellissime notizie per chi ha già deciso di lanciarsi nello spazio.
In particolare le notizie uscite durante il Tokyo Game Show ci danno l’idea della quantità di ore di gioco che ci si prospettano, della profondità della trama che è stata creata e dell’attenzione ai dettagli che il team di sviluppo sta mettendo nel gioco.
Starfield supererà Skyrim, Oblivion e Fallout, parola di Microsoft
Starfield è ancora moderatamente lontano: per ora la data di uscita è fissata a novembre 2022. Sempre che i postumi della pandemia non influenzino ulteriormente lo sviluppo di questo kolossal videoludico. Todd Howard, durante lo slot del Tokyo Game Show dedicato a Bethesda, ha comunque voluto parlare un po’ del gioco.
La prima informazione data al pubblico che lo stava guardando e ascoltando forse ci interessa relativamente. Il boss di Bethesda ha infatti annunciato che tutto il videogioco sarà tradotto in giapponese con anche un doppiaggio completo. La notizia non sarebbe, di nuovo, molto eclatante se non fosse che ci fa innanzitutto sperare che si possano avere versioni localizzate per le principali lingue mondiali, ma è stata anche l’occasione per dare qualche numero riguardo le dimensioni effettive del lavoro che il team di sviluppo, e poi il team del doppiaggio e traduzione, si troveranno ad affrontare.
Todd Howard ha infatti dichiarato che dentro Starfield ci sono oltre 300 attori e in totale più di 150mila righe di dialogo. Per darvi qualche numero e farvi capire quanto Starfield sia effettivamente grosso e complesso anche sotto questo aspetto vi basti pensare che, per esempio, dentro Skyrim, l’altro grande prodotto di Bethesda, c’erano più o meno 70 doppiatori con 60mila righe di dialogo.
Altri grandi titoli che negli anni hanno segnato la storia dei videogiochi più profondi e complessi ci sono per esempio Fallout 4 che ne aveva 111mila e Oblivion, il capitolo precedente di Skyrim che si era fermato a 14 doppiatori.
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Siamo quindi di fronte ad un gioco che è una vera e propria opera faraonica non solo dal punto di vista della produzione ma anche come esperienza narrativa. 300 doppiatori significa almeno altrettanti personaggi parlanti il che significa che, volendo fare i conti con l’accetta, anche togliendo 20 attori che si occupino di tutti quei personaggi minori che in scena magari al massimo salutano o tossiscono e che quindi servono solo a dare colore alle scene, c’è la potenzialità che Starfield si trasformi nelle equivalente videoludico delle grandi serie TV di questi ultimi anni.