Il divertente High on Life è finalmente arrivato e se l’idea di poter chiacchierare con le armi che portate in giro risulta divertente alcune situazioni possono diventare eccessivamente fastidiose. Ma per fortuna c’è una soluzione.
Lo sparatutto che tanti stanno definendo come l’esperienza più assurda mai vista degli ultimi anni, e del resto quando il gioco lo creano gli stessi che hanno dato vita a Rick e Morty non ci si può aspettare niente di logico e sensato, ha tra le sue caratteristiche principali il fatto che il protagonista deve utilizzare una serie di armi che hanno più chiacchiera di una vecchietta in fila alla posta.
Se vi piace avere un rumore di sottofondo va benissimo ma forse anche voi prima o poi potreste arrivare alla conclusione di voler mettere un pezzo di scotch alla vostra arma vivente per poter eliminare il cartello della droga alieno senza che qualcuno vi dica quello che state facendo. E per fortuna il sistema c’è e non c’è bisogno di aspettare nessuna patch.
High on Life può diventare un po’ più silenzioso?
La premessa del gioco prodotto da Squanch Games e arrivato su PC e Xbox da neanche una settimana è una variazione su un tema piuttosto classico. Se non ci fossero le armi parlanti e se il cartello della droga che cerca di devastare il pianeta non fosse composto da alieni vi trovereste in una specie di videogioco ispirato a Beverly Hills Cop. Ma nelle mani di una delle menti geniali di Rick e Morty questa premessa è diventata una vera e propria follia. Una follia divertente e con una quantità enorme di linee di dialogo.
Quello che dovete aspettarvi giocando con questo titolo sparatutto fantascientifico e stralunato è di avere costantemente il sottofondo delle vostre armi che commentano tutto quello che vi succede e ogni volta che sparate un colpo hanno anche qualcosa da dire. Forse, per i primi cinque o dieci minuti si tratta di una compagnia divertente. Del resto le battute sono tutte nuove e non le avete mai sentite. Ma come ha fatto notare qualcuno alla lunga potrebbero diventare fastidiose. Per fortuna, prevedendo anche la possibilità che qualche giocatore gradirebbe un po’ più di silenzio, gli sviluppatori hanno inserito un menù apposito.
High on life può davvero essere silenzioso!
Forse ricorderete quando scoprimmo un po’ per caso che dentro Pentiment, altro gioco uscito sul Game Pass esattamente come Hay on Life, c’era la possibilità nascosta in un menù di quelli che nessuno guarda mai di giocare tutto il gioco con i personaggi trasformati in protagonisti di un anime con le teste enormi. E anche nel gioco prodotto da Squanch Games c’è un menù fatto apposta per decidere quanto spesso volete che le armi e i personaggi non giocanti vi rivolgano la parola o comunque emettano suoni. I tre livelli disponibili sono: nessuno, occasionale e frequente. L’impostazione di default per tutti i dialoghi è su frequente ed è per questo che la chiacchiera diventa ossessiva ma potete anche decidere di zittire completamente armi e nemici (non ve lo consigliamo).